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Meet our researchers

Incontriamo Daniele Marazzina

Incontriamo Daniele Marazzina
Daniele Marazzina è professore ordinario di metodi matematici dell'economia e delle scienze attuariali e finanziarie. Al Politecnico da fine 2008, è attualmente coordinatore del corso di studi di Ingegneria Matematica.

 

Raccontaci un po’ di te, e come da matematico sei passato ad interessarti di finanza

Mi sono laureato in matematica a Pavia, e lì ho anche conseguito il dottorato di ricerca in Matematica e Statistica, con una tesi in calcolo numerico. Fino a quel momento ero totalmente a digiuno di finanza, e nemmeno avrei mai immaginato che sarebbe stato il mio campo di ricerca. Finito il dottorato, mi sono guardato un po’ attorno e ho trovato un assegno di ricerca all’Università del Piemonte Orientale, a Economia a Novara, su temi finanziari… e quasi per caso è cominciato un viaggio che mi ha portato sino a dove sono ora. Ciò che mi ha conquistato della finanza è stato che è un campo dove si possono usare strumenti matematici diversi per studiare problemi reali sempre differenti… e per uno come me che si “annoia” è bello poter variare.

Di cosa ti occupi nella tua ricerca?

Difficile dirlo in poche parole… perché, come detto, mi piace cambiare. Ho usato la matematica per calcolare il prezzo equo di prodotti finanziari, cioè per prevedere il prezzo di mercato di un prodotto che non è ancora stato inserito sul mercato, oppure per studiare strategie ottime di investimento, o per capire se l’Euro Digitale, che fra poco vedrà la luce, avrà successo oppure no nel mondo in cui viviamo, dove ci sono tantissimi strumenti di pagamento disponibili. Ultimamente mi sono anche interessato ad applicazioni di Machine Learning, e a tematiche di sostenibilità… Insomma, amo variare, credo che questo sia chiaro.

Sei da poco coordinatore del corso di studi in Ingegneria Matematica. Come procede questa avventura?

E’ un’avventura appena iniziata, ho cominciato da gennaio, e ammetto che sto ancora imparando. Ma penso sarà un viaggio interessante. Da quando sono entrato al Politecnico, ho sempre insegnato alla magistrale di Ingegneria Matematica, ovviamente track finanza. Mi sono sempre sentito parte del progetto IngMat, IngMat è sempre stata un po’ la mia “casa”. E quindi, una volta diventato professore ordinario, è stato naturale per me pensare di candidarmi a questo ruolo, per restituire quello che IngMat mi ha dato negli anni. Insegnare agli Ingegneri Matematici è sempre stato stimolante.

E per concludere… quale strumento matematico non può mancare nella tua valigetta degli attrezzi?

Altra domanda difficile: la matematica è piena di strumenti interessanti e potenti. Se dovessi sceglierne uno forse penserei allo strumento che ho usato di più in tutta la mia attività di ricerca: la formula di Itô, uno strumento fondamentale per il calcolo matematico in condizioni di incertezza. Quando qualcosa evolve nel tempo in modo incerto — come il prezzo di un'azione in borsa, influenzato da mille fattori imprevedibili — serve una regola nuova, che tenga conto di questa incertezza.
La formula di Itô è proprio questa regola: un modo per fare calcoli quando il cambiamento non è  prevedibile, ma è “mosso e irregolare”, come una camminata sotto raffiche di vento provenienti da direzione casuali, insomma quando si ha a che fare con un moto aleatorio, noto anche come random walk, appunto.