Figura professionale e obiettivi

 
 
swimming

Il corso di studi in Ingegneria Matematica, attivato al Politecnico di Milano dall’anno accademico 2001/2002, ha come obiettivo la formazione di professionisti in grado di affrontare l’analisi e la modellazione di sistemi complessi che richiedono competenze provenienti da differenti discipline, armonizzando solide conoscenze scientifiche di base con la padronanza di metodologie e tecnologie avanzate.

Come tale esso è caratterizzato da una continua sinergia tra Matematica Applicata e discipline proprie dell’Ingegneria, e fornisce agli studenti la possibilità di affrontare problemi provenienti da vari settori scientifici, riguardanti sia sistemi artificiali, costruiti o costruibili dall’uomo, sia naturali, ove l’intervento umano risulti assente o trascurabile.

 
 

Naturalmente, durante il corso di studi, lo studente può cimentarsi solo nella soluzione di un numero limitato di tali problemi; tuttavia, la possibilità di esaminarne alcuni in modo approfondito, scelti in settori molto diversificati dell’ingegneria, insieme al solido bagaglio matematico, informatico e scientifico a lui fornito, conferiscono al futuro ingegnere una flessibilità sufficiente per trattare professionalmente problemi anche molto diversi da quelli studiati.

In conclusione, l’ingegnere matematico costituisce una figura professionale nuova e originale, con la mentalità dell'ingegnere e con un adeguato spettro di conoscenze di base, abbinate ad un’ampia conoscenza di moderne metodologie matematico–numeriche per la modellazione, l'analisi e soluzione di problemi concreti di progettazione, controllo e gestione.

Relazioni con altri corsi

 
 

Si tratta di un corso di studi trasversale rispetto a quelli di Ingegneria esistenti e, nello stesso tempo, molto diverso da un corso di studi in Matematica o Matematica Applicata, quali quelli attualmente offerti dalle Facoltà di Scienze.

Come tutti gli ingegneri, anche l’ingegnere matematico deve acquisire il senso 'fisico‘ dei problemi attraverso un insieme di insegnamenti di base che vanno, per esempio, dalla Fisica, alla Chimica, all’Economia, all’Informatica, quest’ultima presente in modo rilevante.

Alcuni insegnamenti dell’ingegneria di base conferiscono allo studente l’abito mentale tipico dell’ingegnere e la sensibilità tecnologica per affrontare problemi complessi.

La forma mentis propria dell’ingegnere è un elemento fondamentale del corso di studi ed è questo aspetto che lo differenzia in modo sostanziale da un corso di studi in Matematica o Matematica Applicata. Gli studenti di questi ultimi sviluppano una mentalità che porta ad indagare soprattutto i principi di funzionamento e la natura degli strumenti matematici. Per contro, lo studente di ingegneria è formato principalmente all’uso ottimale di tali strumenti in relazione alle più svariate situazioni contingenti.

L’ingegnere matematico dovrà saper coniugare i due atteggiamenti e cercare di utilizzare le metodologie di cui dispone al livello di approfondimento e di rigore adeguato all’importanza ed alla difficoltà del problema da risolvere. Nelle varie occasioni che si presentano nella sua vita professionale, deve saper valutare quando occorra rispettare il pieno rigore matematico e quando, invece, sia sufficiente utilizzare correttamente gli algoritmi di approssimazione a disposizione. Idealmente, l’ingegnere matematico deve saper scegliere il modello matematico da usare, sulla base di un compromesso tra accuratezza desiderata e complessità tollerata, ricercando una soddisfacente aderenza alla realtà, ottimizzando tuttavia i costi in tempo e in denaro.