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Conosci chi fa Ricerca

Incontriamo Luca Scarpa

Incontriamo Luca Scarpa
Luca Scarpa è professore associato di Probabilità presso il Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano. Parliamo con lui del suo percorso, delle sue ricerche e delle sue passioni.

Com’è stato il tuo percorso di laurea?

Ho conseguito la laurea triennale e magistrale in Matematica all’Università di Pavia, città dove sono anche nato. Mi ricordo che da subito mi hanno appassionato gli ambiti della probabilità e dell’analisi matematica. Era una preferenza estremamente soggettiva: trovavo il modo di ragionare e di argomentare di queste discipline molto intuitivo e naturale, sicuramente grazie anche al rigore e alla passione di alcuni professori che ho avuto. Scelsi di fare un tesi magistrale di ricerca, sullo studio di alcune equazioni a derivate parziali per modelli fisici.

Sei sempre stato deciso su cosa fare dopo la laurea?

Nonostante mi avesse da sempre attratto l’idea di una carriera accademica, ho sempre avuto anche molti dubbi sulla difficoltà e fattibilità di tale scelta. Bisognava mettere in conto che il percorso verso una posizione in università è molto lungo, incerto e complicato. La matematica è sempre stata una mia passione, ma per questa non ero (e non lo sono nemmeno adesso) disposto a sacrificare il mio stile di vita extra-universitario. Ad esempio, non avevo la minima intenzione di trasferirmi in una cittadina sperduta in mezzo al nulla pur di fare ricerca in matematica. Alla fine della laurea magistrale ero dunque molto indeciso se continuare con un dottorato oppure specializzarmi all’estero in un master in finanza quantitativa più orientato al mondo del lavoro.

Cos’hai deciso di fare alla fine?

Decisi di posticipare la decisione e di fare un dottorato che un domani mi potesse tenere aperte entrambe le strade, che potesse essere valorizzato anche in ambito non accademico. Prima dell’università scelsi la città, Londra, che mi avrebbe offerto innumerevoli possibilità quando e se un domani avessi deciso di buttarmi nel mondo della finanza. Scelta la città, cercai di trovare un corso di dottorato su un argomento che allo stesso tempo mi appassionasse e che potesse essere “venduto” al meglio in futuro. Dopo un po’ di ricerca sulle università inglesi, decisi di specializzarmi nello studio delle equazioni a derivate parziali stocastiche e iniziai il dottorato alla University College London.

E dopo il dottorato?

Durante il dottorato ho apprezzato sempre di più il lavoro di ricerca accademica, specialmente per la grande libertà che garantisce, sia intellettuale che lavorativa. Allo stesso tempo, mi rendevo conto che i problemi di matematica non accademica studiati in finanza non mi stimolavano per niente. Decisi così di provare a sostenere un post-doc e fui preso all’Università di Vienna, dove rimasi per due anni e mezzo e continuai la mia ricerca su metodi variazionali per PDE stocastiche.

Come sei finito al Politecnico di Milano?

Dopo quasi sei anni passati all’estero, mi stava tornando voglia di rientrare in Italia e stabilirmi da qualche parte. Dall’esperienza a Londra, mi è sempre piaciuta la vita da grande città, e a questa non volevo rinunciare. Per cui Milano mi è sembrata un’ottima opportunità. Cominciai a partecipare a qualche concorso, e a marzo del 2021 iniziai come ricercatore in probabilità al Politecnico di Milano, dove poi diventai professore associato a gennaio 2024.

Di cosa tratta la tua ricerca?

Le equazioni a derivate parziali stocastiche (SPDEs in inglese) descrivono principalmente fenomeni fisici caratterizzati da perturbazioni e turbolenze non prevedibili (ad esempio, le increspature dell’acqua quando piove, oppure oscillazioni di temperatura in termodinamica, e molto altro). Matematicamente, si ha a che fare con equazioni d’evoluzioni stocastiche a valori in spazi di Hilbert. Il loro studio richiede una forte interazione tra tecniche probabilistiche classiche e metodi analitici funzionali, per cui l’argomento è abbastanza centrato su ciò che da sempre mi appassiona maggiormente.

Che consiglio ti senti di dare a chi sta studiando ora?

Un consiglio a chi sta per scegliere un percorso accademico o post-laurea? Di scegliere cercando di mediare tra vari fattori: ciò che appassiona, ciò in cui si è portati, e ciò che garantisce uno stile di vita in linea con le proprie aspettative. Una sorta di problema di ottimizzazione, per rimanere in tema.

La matematica da questo punto di vista offre molte possibilità, ma è tanto bella quanto difficile, è inutile girarci attorno. Studiare matematica come si deve richiede molta fatica, e purtroppo (o per fortuna) non ci sono scorciatoie che addolciscano il percorso: per questo motivo, scegliere un ambito di cui si è veramente appassionati è fondamentale.