La complessità della realtà biologica interpretata tramite la geometria frattale
Irregolarità di forma e autosomiglianza (invarianza) al cambiamento di scala costituiscono le qualità dominanti della complessità di cellule e tessuti in condizioni sia fisiologiche sia patologiche. La geometria frattale ne consente la valutazione sperimentale ed offre nel contempo la chiave per interpretare in maniera oggettiva e coerente la peculiarità e la diversità biologica, evitando le approssimazioni e le riduzioni inevitabili qualora si ricorra alla geometria euclidea convenzionale, atta a descrivere oggetti e forme regolari praticamente sconosciute in natura. Esempi scelti serviranno ad illustrare l’applicazione dei principi frattali nella valutazione dell’ultrastruttura e della morfologia di membrane cellulari, del comportamento di tumori ematologici e di tessuti neoplastici, e della complessità dei tessuti nervosi e cerebrali in situazioni fisiologiche e patogene.