Tesi di LAUREA
TitoloI limiti del CAPM e la strategia momentum
Data2011-09-27
Autore/iVaino, Fabio
RelatoreBarucci, E.
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AbstractLa crisi economica internazionale iniziata nel 2007 ha spinto al ribasso tutti i principali indici azionari mondiali mostrando i limiti legati alle semplici strategie buy and hold. Il presente lavoro nasce dalla volontà di analizzare la teoria sottostante la formazione dei prezzi azionari attraverso lo studio del Capital Asset Pricing Model (“CAPM”) e, successivamente, analizzando le anomalie ad esso legato, di indagare se sia possibile individuare una metodologia d’investimento che pure in presenza di turbolenze di mercato sia in grado di garantire performance positive. La strategia che si è identificata come più efficace per garantire degli extra-rendimenti anche in un periodo di crisi come quello che stiamo affrontando è quella del momentum. Secondo tale metodologia, le azioni che sono state caratterizzate da elevati rendimenti nel passato continueranno entro un orizzonte temporale di 12 mesi a sovra-performare le altre azioni e, al contrario, i titoli che hanno registrato cattive performance nel passato, continueranno a rendere meno anche nel periodo successivo. Di conseguenza, se si acquistano le azioni caratterizzate da alti rendimenti passati e si vendono, invece, quelle contraddistinte da pessime performance si ottengono degli extra-rendimenti. Tale strategia si basa sul presupposto che le quotazioni dei titoli reagiscono in modo eccessivo o, in alternativa, troppo lentamente al sopraggiungere di nuove informazioni sul mercato, rendendo, quindi, possibile la realizzazione di profitti. Come verrà approfondito nel corso dello studio, l’effetto momentum è riscontrabile sui mercati indipendentemente dalla fase economica che il mercato attraversa e quindi se tale strategia è implementata correttamente permette di ottenere significativi extra-rendimenti. Il lavoro si compone di tre capitoli in cui si analizzano dapprima il CAPM e i suoi limiti per poi passare ad analizzare la teoria del “momentum” e come essa permetta di superare i limiti che stanno alla base del CAPM. Nel primo capitolo, dopo aver introdotto il modello base del CAPM e le assunzioni teoriche ad esso sottostante, vengono introdotti quelli che vengono comunemente considerati i limiti di tale modello. Nel secondo capitolo si approfondisce una delle principali anomalie registrate sui mercati azionari e che inficiano sulla validità del Capital Asset Pricing Model: l’effetto momentum. Dopo aver spiegato in cosa consiste tale anomalia, ci si focalizza sull’analisi delle evidenze dell’effetto momentum sui mercati internazionali. A questo punto si sposta l’attenzione sulle possibili cause legate al momentum e si pone in evidenza che il solo fattore per cui è possibile definire con certezza una relazione con l’effetto momentum è quello industriale. Il capitolo si conclude con una possibile evoluzione del CAPM in cui si cercano di superare i limiti legati all’effetto momentum. Nell’ultimo capitolo della tesi sono presentate le personali conclusioni ed opinioni basate sul lavoro di analisi svolto, circa l’utilità del CAPM ai fini pratici e la possibilità di ottenere extra-rendimenti utilizzando la strategia momentum.