Tesi di LAUREA SPECIALISTICA
TitoloIl problema della liquidità dopo la crisi finanziaria
Data2011-07-20
Autore/iPicone, Adele
RelatoreBarucci, E.
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AbstractScopo di questa tesi è lo studio del problema della liquidit a nei mercati finanziari. Tale problematica e emersa principalmente in corrispondenza delle varie crisi verificatesi nella storia economica e di recente ha scaturito ancora più interesse con la crisi dell’Agosto 2007. Per capire l’importanza della liquidità e della sua regolamentazione basti pensare che è stata uno dei temi principali della normativa Basilea 2. All’interno del Secondo Pilastro, infatti, si prevede che le banche siano obbligate a definire strategie e processi per poter fronteggiare il rischio di liquidità. Dato quindi il ruolo centrale della liquidità e del rischio ad essa associato, evidenziato dalla recente turbolenza che ha interessato i mercati finanziari, questo lavoro si propone di descrivere le reazioni del mercato e dei suoi attori al verificarsi di uno shock di liquidità. In particolare seguiremo l’articolo Market liquidity and funding liquidity di M.K. Brunnermeier e L.H. Pedersen [7] nell’esposizione di un modello che si propone di trovare l’equilibrio in un contesto di possibli shock, di descrivere la stretta connessione tra liquidità di mercato e di finanziamento e di spiegare la nascita e le conseguenze della fragilità del mercato che emerge durante episodi di stress finanziario. E’ proprio per questo che risulta di fondamentale importanza studiare i meccanismi di amplificazione che spiegano il motivo per cui la crisi dei mutui ha causato un così grande tumulto nei mercati finanziari. Tale meccanismo prevede la nascita di spirali di liquidità che si verifica nel momento in cui si aggrava il rendiconto finanziario di chi chiede un finanziamento. Difatti quando i prezzi e la liquidità di mercato subiscono un declino, i requisiti di finanziamento delle istituzioni finanziarie aumentano. Ciò sostanzialmente accade a causa di un’erosione del valore collaterale degli asset dei mutuatari e di un aumento dei margini o anche a causa dell’impossibilità da parte degli investitori di rimandare i debiti a breve termine. Margini più alti forzano quindi gli investitori a diminuire le loro posizioni portando i prezzi lontano dal loro valore fondamentale. Ci occuperemo, inoltre, di fornire al lettore le più comuni misure in grado di cogliere il grado di liquidità del mercato. Vedremo come queste risulteranno inefficienti in periodi di stress finanziari con una conseguente necessità, da parte degli istituti finanziari, di ricorrere a delle misure ad hoc, scelte in base al tipo di istituzione e al tipo di mercato in cui la stessa opera. Infine analizzeremo il ruolo della gestione della liquidità e ripercorreremo brevemente i progressi della normativa che, alla luce dei fenomeni di crisi susseguitisi negli anni, ha dovuto fornire al rischio di liquidità un ruolo sempre più importante.