Tesi di LAUREA
TitoloI fattori socio-economici delle scelte di portafoglio delle famiglie italiane: un analisi statistica
Data2008-03-03
Autore/iBarucchello C.; Corica C.
RelatoreBarucci, E.
RelatoreMazzola, E.
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AbstractIl rapporto tra l Italia e il mercato azionario è una tematica da anni largamente discussa, che ha visto concentrarsi l attenzione di molti economisti, i quali hanno tentato di fornire delle spiegazioni alle cause che rendono tale rapporto tanto complesso quanto singolare. L investimento degli italiani negli ultimi decenni ha subito notevoli mutamenti sia in relazione alla partecipazione degli stessi che rispetto alla composizione dei loro portafogli , ossia l allocazione della ricchezza di famiglia tra le diverse forme che il mercato finanziario offre. La seguente trattazione trae spunto dal contributo fornito da due noti economisti, Luigi Guiso e Tullio Jappelli, nel Household Portfolios in Italy . Nucleo del lavoro è l analisi dei dati forniti dalla Banca d Italia a seguito delle indagini svolte sulle famiglie italiane tramite il questionario I bilanci delle famiglie italiane dal 1985 al 1998. L obiettivo principale è quello di proseguire nel lavoro già iniziato e portarlo avanti fino ad analizzare gli ultimi dati di cui si è in possesso, ossia quelli relativi al 2004. Nel secondo capitolo si vuole fornire un assaggio di quello che è il modello teorico alla base delle scelte di portafoglio: verrà illustrato come tali scelte vadano collocate in un contesto puramente probabilistico facendo riferimento a due casi: il primo, più semplice, in cui l individuo vive solo due istanti di tempo e il secondo, più realistico, in un ottica multiperiodale. Si fa inoltre un breve riferimento ad Harry M. Markowits, considerato un pò come il capostipite della moderna teoria del portafoglio a seguito della pubblicazione dell articolo Portfolio selection nel 1952. A partire dal terzo capitolo si vuole fornire un analisi delle scelte di portafoglio degli italiani. In un primo momento la situazione finanziaria italiana viene immersa in un contesto mondiale, mettendo in evidenza come l italia viva una condizione marginale rispetto altri paesi economicamente avanzati, nei quali le quote di investimento raggiungono delle soglie di gran lunga superiori. Si tenta dunque di fornire delle spiegazioni esaurienti a tale fenomeno. L attenzione si sposta poi a livello nazionale. Le analisi svolte si sono distribuite su due fronti: da una parte la partecipazione degli italiani e dunque la diffusione del possesso di attività finanziarie, e dall altra la quota detenuta in ogni attività e dunque la composizione del portafoglio. Dopo un primo studio sulla condizione globale, ci si è soffermati ad analizzare il rapporto che partecipazione e composizione del portafoglio hanno con alcune variabili, e il modo in cui sono da esse influenzati, anche sulla base di teorie già esposte negli anni precedenti da eminenti economisti. Tali analisi hanno permesso di giungere a delle importanti conclusioni, soprattutto per quanto concerne una delle tematiche fondamentali nella teoria delle scelte di portafoglio: la diversificazione . Nel quarto capitolo l interesse si concentra sul rapporto tra investitori e titoli rischiosi. L evidenza statistica viene dunque supportata da regressioni basate sul modello probit: si fornisce una spiegazione del motivo per cui la scelta ricade proprio su questo tipo di modello e si verifica che le ipotesi su partecipazione, composizione del portafoglio e dunque diversificazione, siano consistenti e trovino davvero riscontro nella realtà.